Mense scolastiche, riapertura al 30 settembre: la Cgil contro il Comune di Teramo

Mense scolastiche, riapertura al 30 settembre: la Cgil contro il Comune di Teramo

Il Comune di Giulianova accoglie l’appello della CGIL il Comune di Teramo.

Il 25 luglio 2024 abbiamo affidato agli organi di informazione il nostro appello perché tutti i comuni della provincia di Teramo, lavorassero affinché, contestualmente alla riapertura della scuola, ripartisse il servizio di refezione scolastica. Appello che ci era sembrato banale, visto che già nell’anno scolastico precedente ci eravamo fatti carico di rivolgerlo agli enti gestori servizio mense ed avevamo avuto un positivo riscontro allo stesso.
Cosa accade negli enti che hanno le popolazioni scolastiche più numerose, cioè i comuni di Teramo e Giulianova? Il comune di Giulianova conferma quanto aveva fatto l’anno precedente, cioè la riapertura delle mense coinciderà con l’apertura della scuola, a Teramo invece no. Si torna indietro.

La nuova assessora, con delle motivazioni che se non fossero immaginiamo riportate in un atto amministrativo non faticheranno a definire puerili, annuncia come una opportunità la riapertura delle mense scolastiche il 30 settembre, data che in alcuni casi vuol dire venti giorni dopo la riapertura delle scuole.
Quindi un comune capoluogo di provincia che ha spinto sul tempo pieno, non tanto per convinzione pedagogica, ma mosso da sete di risparmio di risorse, non si fa nemmeno carico di garantire un servizio necessario a questa articolazione dell’orario scolastico.

Allora rivolgiamo una domanda al Presidente dell’ANCI Abruzzo:
gentile Presidente non è il caso che lei si faccia carico di dare indicazioni ai Comuni della Regione Abruzzo affinchè non si verifichi questo disallineamento tra le date della ripresa dell’attività didattica e il servizio mensa, visto che la Regione Abruzzo delibera con congruo anticipo il calendario scolastico?

Alcune domande invece al Sindaco di Teramo:
Gentile Sindaco lei trova che le lavoratrici e lavoratori del servizio ristorazione non abbiano necessità di avere due/tre settimana di lavoro retribuito in più dopo essere state tre mesi senza stipendio?
Gentile Sindaco le lavoratrici e i lavoratori teramani che scelgono o a cui si impone il tempo pieno, lei trova che debbano provvedere con nonni e baby sitter?

Gentile Sindaco ma le cittadine e i cittadini che pensavano di aver raggiunto una conquista di civilità nello scorso anno scolastico, meritano di non vedersi proiettati di nuovo un ostacolo che credevano superato?
Si ha tutto il tempo per riattivare il servizio fin dal primo giorno di scuola, si tratta di volerlo e non possiamo immaginare che un amministratore non senta il dovere di aiutare le sue cittadine e cittadine.

Il Segretario della CGIL Teramo
Pancrazio Cordone

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